SIT-IN DAVANTI ALLA DISCARICA DI VETRANO

Un centinaio di persone ha accolto  stamattina l’invito di Legambiente di mettere in atto un sit-in davanti ai cancelli della discarica di Vetrano, a confine tra i comuni di San Giovanni in Fiore e Caccuri, dove da vent’anni funziona a pieno regime una discarica realizzata dal comune silano per il proprio fabbisogno. Ma da sei anni a questa parte il sito (uno dei pochi in regola in tutto il territorio calabrese), è diventato luogo di discarica  dei rifiuti solidi urbani di mezza Calabria, con uno stoccaggio giornaliero 180 tonnellate proveniente in prevalenza dalla provincia di Cosenza. La protesta inscenata dai sangiovannesi e alla quale hanno partecipato anche il deputato del Pd Franco Laratta (nella foto) , il capogruppo dello stesso partito  al comune, Pino Belcastro e i consiglieri comunali Antonio Nicoletti e Domenico Lacava, ha voluto  richiamare l’attenzione del governo regionale e nazionale, su un problema che riguarda un territorio a vocazione turistica  e agricola, che rischia l’inquinamento ambientale delle falde acquifere del sottostante fiume Neto. Attualmente  sversano nella discarica silana 27 comuni della provincia di Cosenza, mentre in passato centinaia di tonnellate  di rifiuti proveniente da Napoli e dintorni, sono confluiti nella discarica sangiovannese.  La discarica, secondo Legambiente è ormai al limite. Nel prossimo mese di luglio sarà definitivamente chiusa, senza alcuna possibilità di ampliamento visto che gli ampliamenti finora realizzati sono stati fatti  in palese violazione delle norme di legge sulla salvaguardia dell’ambiente. “In Calabria la situazione rifiuti è ormai al limite, – ha sottolineato l’on. Laratta intrattenendosi con i dimostranti -  e  la discarica di Vetrano è una delle ultime discariche al momento utilizzabile dai comuni dell’area silana.  Già un anno e mezzo fa, la Camera dei deputati ha approvato una relazione della Commissione bicamerale per il ciclo dei rifiuti. Nella relazione, approvata da tutti i gruppi politici, la Calabria è stata definita ‘regione altamente a rischio’. Ma da allora non si è mosso nulla. Mentre non si pone fine ancora alla Gestione commissariale dei rifiuti in Calabria, si assiste all’indifferenza di Scopelliti e della sua Giunta regionale. Che forse aspettano l’arrivo dell’ estate per scoprire l’emergenza rifiuti e il mare inquinato.  Come tutti gli anni!”

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