PRESENTATO IN SILA “TRILOGIA GIOACHIMITA”

Presentato in Sila, nell’ambito degli Incontri Silani organizzati da Egidio Bevilacqua il volume di Adriana Toman “Trilogia Gioachimita”, (Rubbettino Editore, euro 12). In questo libro l’autrice mette in scena Gioacchino da Fiore attraverso una lettura attualizzata del suo pensiero in aderenza a significativi episodi ed incontri della sua vita e al contesto storico nel quale l’abate calabrese è vissuto. La prima opera “Davanti le mura di Gerusalemme” è innestata su un episodio di aggressione a Gioacchino durante il suo viaggio in Terrasanta raccontato nella biografia dell’abate di Fiore. Dominano nel dialogo i temi dello scontro tra religioni, dell’uso violento ed autoritario della religione per fini di potere e di ricchezza, della degenerazione della fede che viene secolarizzata e diventa un’arma politica, della inutilità e della crudeltà della crociata armata, della debolezza e della precarietà della condizione femminile, della cura e del rispetto dovuti alla natura e agli animali. La seconda opera, “Il dono del male”, si svolge attraverso un fitto dialogo tra Gioacchino da Fiore, il re d’Inghilterra Riccardo Cuor di Leone, Filippo II re di Francia e Giovanna d’Inghilterra. I due re si riuniscono a Messina, luogo di raduno e di partenza della seconda crociata per la liberazione della Terrasanta. L’incontro è raccontato nelle cronache dei cronisti inglesi al seguito di re Riccardo. Il dialogo è focalizzato sul perverso rapporto tra religione e violenza, tra identità e intolleranza.  Pur attraverso la crisi drammatica di quel tempo e la previsione dell’incombente devastazione che sarà scatenata dall’avvento dell’anticristo, si prospetta l’età dello Spirito profetizzata da Gioacchino come regno futuro della pace fondata sulla giustizia. Il terzo pezzo della Trilogia Gioachimita di Adriana Toman: “La Confessione”, è incentrato sul noto incontro con Costanza D’Altavilla, regina di Sicilia, moglie dell’imperatore Enrico VI di Svevia e madre di Federico II, che in Palermo si fa confessare dall’abate Gioacchino, il quale le chiede di inginocchiarsi davanti a lui come segno di penitenza e riconoscimento dell’autorità apostolica. Il dialogo tra i due si svolge sulla trama dei ricordi di Costanza, delle sue aspirazioni disprezzate e impedite, del duro itinerario esistenziale impostole dalle ragioni e dagli interessi dei potenti che per fini politici hanno sconvolto il suo progetto di vita religiosa sottraendola alla vita consacrata. Il libro si apre con la presentazione di Salvatore Angelo Oliverio e contiene quattordici illustrazioni di Eduardo Bruno. Ad illustrare l’opera di Adriana Toman, il presidente del Centro studi gioachimiti, Riccardo Succuro. Alla conferenza era presente l’autrice. A moderare il dibattito il direttore de Il nuovo Corriere della Sila, Saverio Basie. Numerosi gli interventi tra cui quello del giornalista Filippo Veltri dell’Ansa.