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ALL’INSEGNA DELL’ENTUSIASMO LA SERATA DEL CENTROSINISTRA

La campagna elettorale del centrosinistra ha visto sfilare sul palcoscenico del Cinema teatro Italia i 79 candidati delle cinque liste che appoggiano Emilio Vaccai a sindaco della città. Poi a “duellare” sul palco sono rimasti in due: il candidato a sindaco e il conduttore Leo Morabito che ha incalzato il collega avvocato con una serie di domande intelligenti, acute e a tratti anche sfiziose, prima di cedere il microfono definitivamente al protagonista della serata. Vaccai si è impegnato a ridare dignità alla politica “perché il terrorismo psicologico attuato in questi giorni dagli avversari – ha sostenuto – non giova alla causa dello sviluppo della città”. Quindi è entrato nel vivo dei problemi del paese parlando di disoccupazione, riqualificazione del presidio ospedaliero, sviluppo delle attività produttive, realizzazione concreta della raccolta differenziata dei rifiuti, attenzione ai problemi della famiglia e della scuola, valorizzazione delle associazioni cittadine, definizione della vertenza in corso per il restauro dell’abbazia, sviluppo dell’energia da fonti rinnovabili, promozione di iniziative per sostenere le attività commerciali e quelle artigianali, riqualificazione del centro storico, riconoscimento di stima e sostegno agli emigrati, cura del decoro urbano, incremento del turismo, valorizzazione del Parco della Sila, miglioramento e potenziamento delle strutture sportive e coordinamento con altri organi competenti per migliorare le condizioni di sicurezza nella vita quotidiana dei cittadini.
Impegni che ha voluto sottoscrivere insieme ai responsabili della coalizione. “Chi vuole ad ogni costo vedere dietro di me la lunga mano di eminenze grigie – ha sottolineato – è solo in mala fede. Ho accettato la candidatura e mi comporterò da “indipendente” dimostrando a costoro che si può amministrare benissimo usando la propria testa. Provare per credere!”.
Per tutta la serata Vaccai si è imposto di non fare i nomi degli avversari. E solo quando gli è stato chiesto un aggettivo con cui qualificare gli avversari si è lasciato tentare nel dire che “Monica Spadafora è brillante!; Bernardo Spadafora, determinato! e Antonio Barile, arrogante!”. Un giudizio che lascia aperto uno spiraglio con il Terzo polo in caso di ballottaggio al primo turno.
La serata ha registrato anche alcuni interventi di candidati come Giovanni Marra, segretario dei giovani del Pd, Biagio Oliverio della lista “Democratici per la città”, Giuseppe Rota del PSI-Api, Salvatore Lopez, del Partito socialista italiano, Noemi Guzzo , dirigente provinciale dei Comunisti italiani.
Infine sono saliti sul palco per un saluto augurale due ex sindaci: Emilio Greco e Gabriele Piluso, i cui interventi hanno infervorato il pubblico che gremiva il teatro.