AUGURI A “NONNO” SALVATORE BELCASTRO

Ha compiuto 102 anni il 18 aprile scorso, il nonnino della Sila, Salvatore Belcastro (classe 1911), il guardiano della “Presa del Tacina”, che ha vissuto gran parte della sua vita sull’Altopiano della Sila, respirando aria pulita e ossigenandosi nel bosco del Gariglione. Sangiovannese di nascita, ha avuto ben tre mogli (un altro primato di non poco conto!), ma solo con la prima, Angela Talerico, originaria di Colosimi, è diventato padre di quattro figli: Michele, Lina, Mario e Marisa, che gli hanno tenuto compagnia nelle lunghe giornate nevose e nelle calde serate estive. Cacciatore “furbo” ed intelligente, ma dotato di grane rispetto della selvaggina migratoria, che arriva quassù stanca ed assetata. La sua passione erano le lepri e le volpi, che riusciva a stanare dagli anfratti più nascosti. Il segreto della sua longevità? Mangiare poco, bere quanto basta e poi sgambettare per pianori e strade scoscese o salite ripide, senza far uso del bastone, che i vicini di casa gli hanno voluto regalare il giorno del suo centesimo compleanno, ma che lui ha cortesemente conservato sull’armadio della cmera da letto. Il 18 aprile scorso è stato festeggiato dai figli, dai nipoti e da tanti amici, soprattutto quelli del vicinato, con i quali si sofferma ogni mattina a parlare del passato che ricorda con mente lucida. Auguri “nonno” Salvatore Belcastro e dimostraci ancora che si può campare più a lungo.

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