MEZZO SECOLO DI NOTIZIE

Ha cinquant’anni ma non le dimostra! Questa volta non si tratta di una donna, né tantomeno di un manufatto. Si tratta, invece, di un esercizio commerciale: l’edicola Veltri, che ha contribuito notevolmente alla diffusione della cultura nel nostro paese. Rilevata il 17 agosto 1963 da Gaetano Allevato, che aveva aperto di fronte a quella attuale un’edicola con le poche testate che all’epoca si pubblicavano in Italia: non più di dieci quotidiani ed un centinaio di periodici (tra settimanali, quindicinali e mensili). I giornali che si stampavano a Milano arrivavano il giorno dopo come Il Giorno, che puntualmente era quello di ieri ed aveva un affezionato lettore come Agostino Marra che non si preoccupava del ritardo ma semmai della qualità dei collaboratori. Il più venduto quotidiano era Gazzetta del Sud, seguita da Il Tempo, Giornale d’Italia, Tribuna Sud, Paese Sera e Corriere dello Sport e dal giornale di partito L’Unità, che la domenica vendeva fino a 200 copie (mentre nei “giorni comandati” del festival comunista arrivava perfino a 1000 copie). I settimanali più diffusi, invece, erano Domenica del Corriere, Tribuna Illustrata, Tempo, Epoca, Grand’Hotel, Sogno e La settimana Enigmistica, ai quali si aggiunsero in seguito: Oggi, La settimana Incom, L’Europeo, L’Espresso, Gente e Panorama. A potenziarne l’attività, l’entusiasmo di un giovane ragioniere, Luigi Veltri, che ne acquisì oneri ed onori. Oggi, Veltri, ha a che fare con 4000 titoli, quanti sono i giornali e le riviste che arrivano in paese. “La mia amarezza – sostiene Veltri – è che in tutti questi anni non c’è stata un’escalation di lettori, dovuta certamente all’azione di spopolamento del paese, che ha visto partire sempre i giovani che avrebbero dovuto essere i potenziali acquirenti dei giornali”. Prima di Veltri, sul finire degli anni Quaranta, aveva aperto su via Florens una piccola edicola Francesco Guzzo, che ingrandì successivamente passando prima in Piazza Abate Gioacchino e poi su via Roma. Oggi i punti vendita di giornali sono sette, ma i lettori, come sostiene Veltri, sono rimasti pressappoco gli stessi, in fatto di numero. “Solo che ci dividiamo ogni giorno il guadagno di 500-600 quotidiani – dice Veltri – e dei periodici che continuano a “tirare” più dei giornali quotidiani”. A Veltri si deve però l’iniziativa di avere aperto la strada della diffusione del libro, che ancora, oggi continua a vendere con prevalenza quelli di carattere locale. Ma l’edicola Veltri è un punto di riferimento per quel gruppo di “intellettuali” locali che si ritrova ogni sera a parlare di letteratura ma anche di politica e sport. Insomma, 50 anni ben portati, visti i tempi che corrono con l’incalzare di Internet che sembra voler annientare la carta stampata.

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