CHIUSA LA DISCARICA DI VETRANO

Come era prevedibile, la discarica di contrada Vetrano ha chiuso i battenti. Se non si dovesse procedere al suo allargamento, nel giro di qualche giorno, non ci sarà più posto per altri rifiuti, neanche quelli della nostra comunità. Il Comune, a proposito della chiusura della discarica, era stato informato dal Consorzio “Vallecrati”, titolare del sito, dai primi di settembre. Infatti, con una lettera inviata al sindaco, i liquidatori della società, avevano anticipato, proprio per consentire alla civica amministrazione di organizzarsi in tempo per trattare i propri rifiuti in altri posti. La chiusura definitiva, dunque, non ha colto di sorpresa i nostri amministratori. Ora, però, i costi per il nostro comune, per conferire i rifiuti in altri siti autorizzati, aumenteranno in maniera esponenziale e il tutto graverà, come e’ facilmente prevedibile, sulle tasche dei sangiovannesi. La discarica di località Vetrano, se fosse stata gestita in maniera più equilibrata, poteva accogliere la spazzatura della nostra città chissà per quanti anni ancora. Nel corso di questi ultimi anni, però, é stato consentito al commissario per l’emergenza rifiuti di autorizzare ben 110 comuni della provincia a scaricare nella nostra discarica, senza che si alzasse una pur minima e legittima protesta. Era evidente a tutti che accogliere migliaia di tonnellate di spazzatura al giorno, avrebbe mandato in tilt, in tempi rapidi, l’impianto più capiente di questo mondo. Figurarsi quello del Vetrano, che è una modesta discarica di paese. Ora si cerca di correre ai ripari. Questa mattina nel Palazzo di Città, il sindaco, Antonio Barile, il vice-sindaco con delega ai rifiuti, Battista Benincasa e tutti i tecnici del comune erano chiusi nell’ufficio del primo cittadino alla ricerca di una soluzione prima di far diventare la questione un “problema emergenza”. La soluzione alla quale si starebbe lavorando sarebbe quella che i rifiuti raccolti, come al solito, dai dipendenti di “Città Pulita”, verrebbero portati nei pressi dell’attuale discarica e quì caricati sui camion dell’impresa “Ecologia Oggi” e poi conferiti nella discarica di Crotone. Questa soluzione, al momento, appare quella più praticabile. Altre strade non se ne vedono. Il tutto, come dicevamo, avrà un costo e i tecnici – stamattina – hanno fatto i conti per capire quanto costerà questa emergenza alle casse comunali e quindi ai cittadini (non meno di 9 mila euro al mese). Questo potrebbe essere solo l’inizio di una disfatta. Difatti, se non si dovesse procedere ad allargare l’attuale discarica in tempi brevi, i costi saranno insostenibili per la nostra comunità e per il dissestato bilancio comunale. Una situazione paradossale quella che si sta verificando in questi giorni a San Giovanni in Fiore. Avevamo una discarica che, se usata con parsimonia e, magari si fosse alzata la voce quando era il momento opportuno, probabilmente avremmo potuto dormire sonni tranquilli. Ora, invece, ci tocca pagare per smaltire i nostri rifiuti, quando da noi hanno scaricato mondezza ben 110 comuni della Provincia cosentina. E, per dirla alla maniera di Totò “E io pago!…”

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