ADDIO A DANILO MONTENEGRO, IL CANTASTORIE DELLA SILA

Addio a Danilo Montenegro (classe 1948), meglio conosciuto come il cantastorie della Sila. Ha combattuto con forza ed energia per oltre 20 giorni contro il terribile Covid-19, ma alla fine ha dovuto arrendersi. Era originario di Rombiolo, ma nel 1978 si era trasferito a San Giovanni in Fiore come docente di Discipline pittoriche presso l’Istituto Statale d’Arte. Studioso e divulgatore della canzone calabrese, Montenegro, ha portato sostanziali innovazioni nella nostra produzione canora, tanto da farla diventare “musica nazionale”. Una vita dedicata al canto ma soprattutto all’approfondimento della musica folk che aveva portato in giro per l’Italia e anche all’estero, dove ha tenuto numerosi concerti presso le comunità calabresi Americane ed Europee. Nella città di Gioacchino aveva messo famiglia sposando Rita Dori che gli ha dato due figlie femmine: Ilaria e Federica, una delle quali Ilaria, l’ha seguito nella sua attività artistica. “San Giovanni in Fiore piange commossa il suo cantastorie – ha scritto il sindaco Rosaria Succurro – che aveva portato ovunque, nel mondo la lingua, le radici, la generosità e l’animo del popolo calabrese: capace di sognare, di lottare per i diritti, di costruire sviluppo concreto e legami autentici, di esprimere la sua antica civiltà, di alimentare gioie e speranze”. Da oggi ci resteranno la sua voce e la sua musica incisa su dischi, ci resteranno le sue canzoni. Nel 2010 aveva preso parte a Sanremo dove sul Parco dell’Ariston aveva accompagnato Nino D’Angelo e Maria Nazionale nell’esecuzione del brano “Jammo jà”.

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