ADDIO ALL’ORAFO DELLE MADONNE

di Saverio Basile

Da oggi il Signore ci ha privati di un amico “speciale”, il maestro Giovambattista Spadafora, quell’artista in oreficeria, che ha contribuito a far conoscere San Giovanni in Fiore fuori dai confini regionali e nazionali, come nessun altro personaggio assurto magari ad importanti incarichi pubblici. Battista era uno che veniva da una piccola bottega artigianale, quella del nonno paterno Francesco Spadafora (alias Pardiuolu) che aveva sede alla Funtanella, nella quale Egli però è riuscito a carpire ed a migliorare i segreti di un’arte tramandata da secoli, riuscendo a creare capolavori di oreficeria, che incantavano gli intenditori. Se chiudo gli occhi lo rivedo ancora soffiare sulla fiamma per modellare i cocci delle Jennacche, le collane che le nostre donne, vestite nello splendido costume locale, indossano ancora nelle migliori occasioni. Così lo rivedo sudare mentre si affaticava ad azionare il duttilimetro per ridurre l’oro appena fuso in fili sottili. Ma il maestro Spadafora non si fermava mai. Era capace di alzarsi alle 2 di notte e scendere nel suo laboratorio a modellare un brillocco che la fantasia gli aveva fatto vedere in sogno. Peculiarità che  lo portarono a guardare  sempre più verso il futuro e quando poi la sua azienda è divenuta leader del settore, con paginoni di pubblicità sui maggiori rotocalchi italiani e passaggi sui canali nazionali delle Tv e con punti vendita a Lorica, Aeroporto di Lamezia, Camigliatello e Milano in via Montenapoleone, ha cominciato a cedere il passo ai figli Peppino, Giancarlo, Carolina e Monica, impegnati a far crescere commercialmente l’azienda, mentre lui andava specializzandosi nella creazione di corone dedicate alla Madonna, forse per ringraziarLa di averlo fatto arrivare “sano e salvo” fino a quel punto. Per questa sua spiccata tipicità il maestro Spadafora ha avuto il privilegio di essere ricevuto da ben cinque Pontefici che si sono complimentati per quei capolavori d’arte sacra che andavano a cingere la testa di figure sacre alla credenza dei cattolici. Così a un certo punto la sua è diventata una vita troppo movimentata con incontri istituzionali a diversi livelli che lo impegnano a realizzare opere sempre di maggiore prestigio. Per un periodo di tempo, in una bacheca all’ingresso del suo negozio, su via Roma, era solito mettere le foto dei grandi personaggi che lo avevano onorato di un incontro: i presidenti del Consiglio dei Ministri Andreotti, De Mita, Goria, i ministri Antoniozzi, Misasi, Pomicino, i cardinali Segni e Tonini, il presidente della Banca d’Italia Carli, l’attrice Sofia Loren, il governatore del West Virginia Joe Manchin III, ma anche la Regina dei Belgi, Paola Ruffo di Calabria, il cui incontro, davanti all’Abbazia, stava per diventare un “caso” diplomatico, perché il maestro non riusciva ad allacciare una jannacca al collo della sovrana, perché la regina è più alta di lui, sicché ha dovuto piegare la testa verso l’orafo. Il capo del cerimoniale è andato su tutte le furie “perché il protocollo non consente che una regina debba piegarsi davanti a nessuno”. E il maestro nella sua simpatica ironia disse che lui come protocollo conosceva solo i fogli che si vendevano al tabacchino, ma nel frattempo disse al funzionario che si sarebbero ritrovati la sera alla cena ufficiale che il sindaco di Altomonte aveva riservato alla Regina dei Belgi e alla quale lui fu “invitato d’onore”. Ma certamente i capolavori più belli realizzati dal maestro Spadafora, sono le riproduzioni in oro e argento delle figure del Liber Figurarum di Gioacchino da Fiore, da cui Egli è riuscito a realizzare per primo: orecchini, collane e bracciali, che hanno contribuito a far conoscere l’abate calabrese grazie alle sue figure. Mi è capitato spesso, quando sono andato fuori dalla mia città, di dover dire di dov’ero quando qualcuno mi domandava e io rispondevo della “Citta di Gioacchino” ma molti accostavano questo nome anche a quello del maestro Spadafora. San Giovanni in Fiore, giovedì 28 gennaio, ha perduto un figlio prestigioso che ha onorato la sua famiglia, ma anche il nostro paese. Addio Maestro GBS che il Signore ti accolga nella Gerusalemme Celeste.

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