SILENZIO ASSORDANTE

Erano circa settimila a sfilare in silenzio per le principali strade di San Giovanni in Fiore questa sera, a partire dalle 18,30 fino alle 21 e tutti in silenzio. Un silenzio assordante che faceva venire i brividi sulla schiena  alla gente assiepata lungo le strade che applaudivano il passaggio di quei giovani scesi in piazza per ricordare il sacrificio di Robert e Frank Laurenzano, Domenico Noce, Emanuela Palmeri e Samuele Crivaro, cinque loro sfortunati coetanei, che la notte di Natale sono andati a schiantarsi contro un fuoristrada, proprio un’ora dopo la nascita di Gesù Bambino nella grotte di Betlemme. Un silenzio che non aveva nulla in comune con gli atteggiamenti spavaldi e chiassosi, che solitamente la sera davanti all’Angelo, caratterizzano la loro presenza sul corso animandone le serate. Eppure questo paese non è nuovo ad eventi tragici che hanno caratterizzato da sempre la vita della gente di questa montagna: Monongah, Marcinelle, Frejus, Mattmark, tanto per fare qualche nome. Ma questa volta la tragedia ha interessato una generazione indifesa che non ha alcuna sicurezza sul proprio futuro. E così ognuno ha rivisto nella propria mente le immagini dei loro sfortunati compagni, che fino a qualche giorno fa hanno condiviso gioie e speranze per un mondo migliore. In tarda serata il corteo è giunto in abbazzia, stracolma di fedeli, dove le cinque salme erano allineate sotto l’altare maggiore attorniate dai genitori che non avevano più lacrime per piangere i loro figli. San Giovanni in Fiore, malgrado la sorte, non gli avesse risparmiato in passato dolori così atroci, si è dimostrato ancora una volta un paese dal cuore grande. Ciao giovani!

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