Il DESIDERIO DI UNA CHIESA

Da ambienti bene informati apprendiamo di un incontro del parroco dello Spirito Santo, D. Benedetto Veltri con il commissario-liquidatore dell’Arsac (Azienda regionale di sviluppo per l’agricoltura in Calabria), dott. Stefano Aiello, a proposito della cessione definitiva di una parte dell’immobile che ospitò la famosa Scuola tappeti orientali e più esattamente la parte costituita dal capannone metallico, che da oltre dieci anni è stata data in comodato d’uso alla Parrocchia dello Spirito Santo, perché al suo interno vi sorgesse una chiesa al servizio dei fedeli di religione cattolica che abitano la parte alta del paese.  L’incontro che avrebbe dovuto essere propedeutico del passaggio di proprietà, dall’Arsac alla Curia Arcivescovile di Cosenza, tenendo conto dello spirito sociale e religioso che andrebbe a svolgere nella popolazione, quel capannone abbandonato dopo la chiusura della scuola tappeti, si è rivelato purtroppo infruttuoso, perché la richiesta di 348 mila euro, avanzata dall’Arsac è una cifra esorbitante per una comunità di credenti. Evidentemente il commissario liquidatore dell’Arsac non è a conoscenza delle decine di strutture alberghiere, centri sociali, campeggi ed ex aule scolastiche rurali, ubicate sull’Altopiano Silano, occupate abusivamente o cedute con faciloneria, a titolo gratuito, a privati o a cooperative fantasma, da parte dell’Ovs, Esac, Arssa e oggi Arsac, che sono diventate, a tutti gli effetti, proprietà private, appannaggio di cittadini “raccomandati”. Il commissario dovrebbe anche valutare che gli immobili in questione (e così anche la scuola alberghiera, il magazzino patate di Garga ecc) sono sorti su suolo, a suo tempo, messo a disposizione del comune di San Giovanni in Fiore. Noi siamo convinti che bisogna che siedano allo stesso tavolo il commissario liquidatore dell’Arsac, il rappresentante della Curia cosentina e il sindaco del grosso centro silano, per cercare una soluzione al problema, tenendo conto della funzione che il locale in questione sta svolgendo da oltre dieci anni. Diversamente, prepariamoci tutti, cittadini di Sotto e di Sopra, organizzazioni sindacali, partiti politici, società civile, per un’occupazione pacifica che scuota però le coscienze di chi detiene il potere, che non può applicare due pesi e due misure diverse sulle medesime materia, operate finora dall’Agenzia regionale per lo sviluppo e per i servizi in agricoltura. Anche perché riteniamo che la Chiesa è storicamente il luogo più aggregante al mondo, sia dal punto di vista spirituale che sociale.

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